giovedì 2 agosto 2012

CONCORSO BIJOUX D'AUTORE 2012

Nell'ultimo periodo di ripresa del mio blog, vi ho parlato più volte della voglia di dare una svolta alla mia attività creativa e di essere alla ricerca di una strada per farlo.
Se da un lato i mercatini non hanno avuto molto successo (l'ultimo tra l'altro è proprio saltato), dall'altro mi sono ripromessa di non mancare, anche quest'anno, l'appuntamento con un evento importante: il concorso internazionale Bijoux d'autore, ideato da Norma de Lucia e giunto ormai alla sua quarta edizione.
Già lo scorso anno avrei voluto partecipare, ma un po' per l'umore e un po' per il tempo, alla fine non l'avevo fatto.
Quest'anno almeno con i tempi mi ero organizzata, anche se strada facendo ho dovuto stravolgere il mio progetto e modificarlo radicalmente. Ma in alcuni momenti è entrata a dar noia la solita componente di insicurezza e il solito dubbio che mi si ripeteva in testa "ma sarò all'altezza?"
Soprattutto dopo aver visto i nomi di alcune persone molto brave e note che vi parteciavano, i dubbi erano sempre più grandi, ma ad un certo punto mi sono dovuta decidere e ho pensato che bene o male, il primo passo era quello di avere il coraggio di partecipare e soprattutto di confrontarsi...è facile non sbagliare quando le cose non si fanno, ma se si vuole imparare e se ci si vuole migliorare, il confronto è il metodo migliore. E così mi sono buttata!
Da pochi giorni sono uscite in un catalogo le opere in concorso, e devo dire che quest'anno il livello è davvero alto!

Dal canto mio ho dovuto "forzare un po' la mano" e cercare di proporre un gioiello che, seppur rispecchiasse nella semplicità il mio modo di lavorare, si sapesse creare un suo spazio di visibilità tra gli altri. Cosa che purtroppo molte volte i miei gioielli così piccoli e semplici non sanno fare! 

Ne è venuto fuori un bracciale che spinge molto sul concetto e non sull'eccentricità o sulla pienezza di forme, un bracciale evocativo, nella forma e nel nome.
"Nato senza camicia" è un chiaro riferimento all'oggetto polsino, ma vuol anche marcare il concetto di recupero di materiali come la pelle, scarto di una fabbrica di scarpe e borse, e l'alluminio, anch'esso scarto di lavorazione, che sono i principali materiali utilizzati ed essendo stati scartati, non si può certo dire che siano "nati con la camicia!".
Il bracciale è composto da due parti principali, una in alluminio e l'altra in pelle.
La striscia di alluminio è stata dapprima embossata, ovvero è stato creato un disegno a rilievo tramite martellatura e poi forata.
Per la parte in pelle invece, ho prima creato un cartamodello, in modo da potermi rendere conto dell'ingombro che avrebbe avuto sulla mano e l'ho potuto modificare in modo che non intralciasse i movimenti, e una volta ottenuta la forma ho ritagliato la pelle, applicato i fiori (che sono sempre in pelle recuperata) tramite dei rivetti in rame, e creato dei fori che coincidessero con quelli fatti sull'alluminio.
Una volta ottenute le due parti, le ho letteralmente cucite insieme con un filo in cotone marrone, e le ho arrotondate in modo che si chiudesse il bracciale.
Il bottoncino che chiude e fissa il bracciale, proprio come si allaccia il polsino della camicia, è stato realizzato con una coppetta in rame che ho recuperato solo pochi giorni prima mentre un omino montava il condizionatore! (piccola chicca di recupero!)
Infine una volta assemblato il tutto, ho scaldato con un cannello le due punte del polsino in modo da rendere più morbida la forma globale.