venerdì 5 giugno 2009

QUALCHE NOTIZIA SULLA RESINA

Alcune di voi mi hanno chiesto maggiori informazioni sull’utilizzo della resina trasparente, ancora poco diffusa a causa dei sue prezzi.
Io avendo iniziato ad usarla da autodidatta, non posso darvi conoscenze specifiche, ma posso riportarvi le mie esperienze.
Queste resine non sono vere e proprie novità, ovvero, lo sono se accostate agli hobbies creativi, ma in realtà sono utilizzate da decenni nel settore nautico, edile ed odontotecnico.
Io le conobbi durante il mio tirocinio presso uno studio di design, quando mi capitò in mano un campionario di piastrelle. Una di queste era composta da sassolini bianchi tenuti insieme da un materiale trasparente, la resina epossidica.
Iniziai a documentarmi tramite internet e cataloghi vari, e scoprì delle vere e proprie opere d’arte applicate a pavimenti, pareti e mobili. Lì scattò il tarlo…”CI DEVO PROVARE!”
Iniziò così la frenetica ricerca di questa fantomatica resina…ma ovunque i costi erano altissimi, si parlava di 50 euro (minimo) per una latta da 250 gr della Knorr Prandell…e siccome non ero certa del risultato non avevo il coraggio di spendere tutti quei soldi…finchè un giorno scoprì che il negozio vicino casa mia svendeva e riuscì a comprarla a metà prezzo….Devo dire la verità….quando la aprì rimasi delusa…non era fluida come me l’aspettavo, ma grumosa..non riuscivo nemmeno a versarla a piccole dosi, e a mescolarla col catalizzatore…comunque provai rassegnata a fare un disco con inglobate delle perline…ma essendo grumosa la superficie rimase a “montagnette”…di tutto ciò comunque capì che quel tipo di resina potevo usarla in stampi di vetro ma non di plastica, altrimenti restava attaccata.
Provai allora a dirigermi verso un’altra direzione, e incappai in un fornitore di materiale da restauro, quello che oggi è il mio “pusher” di fiducia. Mi consigliò un resina cristallina, fantastica, a differenza della Prandell non fa odore, è fluidissima, si mescola facilmente, non ingiallisce e, da non sottovalutare, è abbastanza economica, 1 kg costa circa 15,00 €.
Questa resina a differenza della prima, lega col vetro e non con la plastica, quindi se dovete utilizzare degli stampi andranno benissimo quelli in silicone.
Come tutte le resine è bicomponente, la si può usare appunto per inglobare degli oggetti se colata in spessore, oppure se stesa con un pennello, o con un rullo, la si può utilizzare come protezione o come livellante.
L’effetto finale è molto simile a quello dell’acqua, ma attenzione a quando la mescolate perché se lo fate troppo velocemente si formano delle bollicine d’aria e l’acqua sembrerà gassata!
Dimenticavo...questa resina è asciutta al tatto dopo circa 7 ore (ad una temperatura di 20°/25°), e dopo 24 indurisce anche negli strati più profondi e si intende completamente asciutta dopo una settimana.
Io per ora sono ancora in fase sperimentale, man mano che la utilizzerò, metterò qui dei post per aggiornarvi sui risultati, ma se avete altre domande e curiosità sarò felice di rispondere.

Qui sotto vi lascio il link del sito da cui acquisto:
(nello specifico chiedete Epoxiresin)

1 commento:

  1. tu non sai quanto ho cercato una resina epossidica, alla fine ho comprato quella di Prochima, sicuramente piu' economica di quelle comunemente usate, ma non economica quanto la tua! grazie del suggerimento, peccato non averti letta prima :-)

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